Carpfishing

La mia storia con le carpe risale a tanti anni fa, direi almeno 45, ai tempi in cui abitavo a Istrana (Treviso) e pescavo in una serie di cave vicine al paese in cui erano state immesse.

Le pescavo con il galleggiante e il mais e dopo ogni combattimento, le lasciavo andare. Poi passato ad abitare a Roma, continuai a pescarle nei laghetti a pagamento e successivamente, nel bellissimo Tevere all'altezza dell'Urbe.

Non erano pesci grandi ma, mi piaceva combatterli e studiare lae pasturazioni e gli inneschi. Poi, per diversi anni mi allontanai da questo pesce per dedicarmi ad altre tecniche ma, sopratutto, allo studio accademico.

Tornai a pescare carpe quasi casualmente verso la seconda metà degli anni '80 quando lavoravo presso la Base aerea di Amendola (FG) e avevo iniziato a pescare nei vicini Occhitto, Capacciotti e in una bacino nei pressi dell'aeroporto dove avevo fatto letteralmente, centinaia di catture.

Nulla a che vedere con il carpfishing ma, intanto la fiammella si era riaccesa.

Poi accadde qualche cosa che mi cambiò la vita di angler ma, questo non era affatto legato alla pesca delle carpe bensì alla tecnica che stavo seguendo con enorme passione; il surf casting.

Nel 1988, venni mandato in Inghilterra per frequentare un corso d'inglese e poiché ero già inserito in molti settori del surfcasting nazionale, ebbi anche l'incarico di conoscere alcuni campioni di pesca inglesi tra cui il mitico Paul Kerry. Un anno dopo Paul, di cui ero diventato amico, mi portò a pescare nel laghetto privato di una leggenda mondiale; John Wilson recentemente inserito nella Hall of Fame dell'IGFA.

In quel lago Paul mi iniziò al carpfishing e quella stessa sera cominciai a leggere con grande attenzione "Carp Fever" di Kevin Maddocks e man mano che scorrevano le pagine, mi rendevo conto che si trattava esattamente di quello che cercavo; tecnica, alchimia, forti emozioni e un mondo tutto da scoprire.

Due giorni dopo entrai in un negozio di Colchester (Essex) e comincia a acquistare accessori da carpfishing; un rod pod della Gardner, due canne KM da 2 1/4 lb, mulinelli Shimano con Baitrunner e una coppia di avvisatori Optonic che all'epoca, erano il meglio del mercato.

Poi acquistai qualche sacchetto di boilies Richworth surgelate ed il giorno dopo ero nuovamente da Wilson a pescare.

In quei mesi ebbi l'opportunità di conoscere il Gotha del carpfishing (grazie a Paul Kerry che mi faceva da Maestro). Incontrai e pescai a Yateley, Wrechith con Nash, Hutchinson, Little, Maddocks, Paisley.

Piano piano, li conobbi tutti e li osservai in azione.

Poi tornato in Italia, carico di materiale da pesca quasi fossi un Tir (ma avevo anche un mondo di surfcasting tutto nuovo in quella macchina), cominciai a provare ad Occhitto.

Le prime volte, pescando con il masi non presi nulla fino a quando, dopo un forte temporale che mi aveva costretto in auto per mezz'ora, sentii il mio Optonic suonare.

Era una carpa da 5 chilogrammi, la prima preda catturata con un hair rig. Dieci minuti più tardi ne arrivò una seconda. La febbre era scoppiata e non c'erano antidoti.

Dopo un paio di anni di esperienze e mille cappotti e dopo aver letto migliaia di libri britannici e osservato (a costo di molte sterline), i video (spesso pessimi) britannici, decisi di proporre all'Olimpia di scrivere una serie di articoli su questa tecnica.

All'inizio mi guardarono storto ma poi, piano piano, Antonio Brandi mi diede un piccolo spazio ed usci "Carpe all'Europea".Titolo terribile ma, era un inizio.

Un mese prima su Pesca In era uscito un analogo pezzo a firma di Balboni e Mantovani. La febbre stava partendo a livello nazionale ma, eravamo solo agli inizi!

In quel periodo Mario Molinari, mi propose di girare il video per la De Agostini per "L'arte della Pesca". Ci provai con la poca esperienza che avevo e ne scaturì un filmato eccellente che ebbe un'eco tremendo! 

Mario mi suggerì inoltre di creare una Associazione magari chiamata "Carp Fishing Italia"...

Dopo circa un anno di articoli sul carpfishing e dopo aver lasciato la mia rubrica su Pescare Mare "Tournament e Surf" per dedicarmi integralmente alla carpa, mi venne una idea che sembrava però un sogno; creare una rivista di carpfishing come Carpworld o Carp Fisher.

Il problema di base era che non conoscevo autori e anche gli angler più esperti, praticavano da poco più di un anno. Nn mi diedi per vinto e proposi l'idea a Alessandro Menchi, vecchio gentiluomo a cui devo moltissimo. 

Con Luca e Simona Foroni ed un manipolo di neo autori, proponemmo una nuova rivista e quel numero primo, credo abbia fatto la storia della pesca italiana.

Da quel momento è stato un vortice che non mi ha più mollato; sono stati anni di lavoro davvero duro che mi hanno permesso di portare alla ribalta decine di autori da me individuati e selezionati; Maffei, Coroi, Pitorri, Forcolin, Grana, Zurma, Zanchin, Di Cesare e recentemente Degli Esposti, Biagiola, Amorei, Riccitelli, Croce, 

Persone a cui ho dato un piccolo spazio e che sono diventate autori di riferimento in Italia e all'estero. Su Pescare Carpfishing hanno scritto tutti i più grandi interpreti del settore; Maddocks, Nash, Little, Hutchinson, Locke, Fairbrass, Mahin, De Groote, Portrat, Nollert per citare alcuni stranieri. Ben pochi tra gli italiani, non hanno mai messo almeno una volta la firma sulla mia rivista anche se mi sarebbe piaciuto avere Fannucchi e pochissimi altri, forse nessun'altro.

La rivista  è stata la madre di tutte le riviste del settore e nessuna ha mai raggiunto i livelli di vendita, gradimento e diffusione raggiunti da PCF.

Eppure nessuno potrebbe immaginare che PCF non aveva una redazione ma tutto il lavoro, lo svolgevo io passando poi alla redazione di Pescare (Brandi) , la parte finale del lavoro di editing. Questo ha reso la rivista ancora più vincete e soprattutto, libera da ogni pressione commerciale.

In pratica, io lavoravo da solo contro redazioni organizzate e pochi parevano aver capito che dietro ogni singola pagina vi era il mio personale controllo ed approvazione.

Mai l'Olimpia mi ha chiesto o fatto pressione per modificare le mie scelte editoriali, mai una richiesta di favorire un inserzionionista. Grazie al Presidente Renato Cacciapuoti, ho vissuto oltre 13 anni di totale carta bianca; un paradiso per ogni autore e direttore editoriale (anche se non figuravo in quel ruolo  lo svolgevo interamente ).

Il segreto del giochino stava nella scelta delle persone che dovevano scrivere su PCF.

Da noi contava l'autore, l'uomo e MAI il marchio o la pubblicità che portava e questo è facilmente dimostrabile dal fatto che angler senza alcuno sponsor come Maffei, Antonelli, Fornari, Zurma hanno pubblicato regolarmente per 16 anni senza avere mai una limitazione.

Oggi non è così ed infati le riviste sono una brutta copia di quello che noi abbiamo offerto per tanti anni.

Fino al 2007 la rivista è andata avanti in questo modo poi, sono cambiate le cose e sono arrivati altri dirigenti che gradualmente, hanno preso il posto del Pres. Renato Cacciapuoti.

L'arrivo del nuovo, assolutamente privo di idee ha messo sin da subito in discussione il mio ruolo. D'altra parte un PIlota di aerei che fa una rivista senza essere controllato per potersi accaparrare dei meriti, non va bene...scoccia, ruba la scena, ti dimostra che non hai capito nulla, ti pone domande a cui non hai risposte...

Sono nati i problemi e l'imposizione, da me sempre combattuta, di portare la rivista a mensile (perché faceva guadagnare più soldi alla casa editrice, così dicevano i "nuovi"). Inevitabilmente la qualità è scesa anche se è migliorata l'impaginazione perché nel frattempo avevo chiesto ed ottenuto di avere una redazione (Sabino Civita)  ed un grafico dedicato.

Abbiamo retto bene fino al giorno delle dimissioni di Sabino sostituito da Paolo Meneghelli. La rivista ha avuto un nuovo scatto in avanti grazie alla innegabile passione di Paolo ma oramai, l'intera casa editrice era alla deriva. Lo dico con la morte nel cuore perché Olimpia era un pezzo importante della mia vita essendo stato lettore di Pescare dal 1967!

Autori che non percepivano rimborsi da 3 anni, io stesso senza alcun onorario da 2, nonostante un chiaro contratto di collaborazione firmato dall'AD stesso. 

Piano , piano le cose sono andate verso lo scontro frontale fino alla decisione, presa da parte di TUTTI gli autori, di abbandonare la casa editrice e chiudere il rapporto con Olimpia. Il Gruppo di uomini ed amici è rimasto compatto ed ha deciso di abbandonare una creatura che è solo nostra e di NESSUN altro.

Hanno provato a fare un numero senza di noi (senza di me in primis) ed  hanno provato a cercare qualcuno che mi sostituisse ma, hanno fallito. 

Nel frattempo porto avanti un progetto in video che si chiama "Emozione Carpfishing" per Sky "Caccia e Pesca - Ch.235 e 236" e la risposta degli appassionati  è stata veramente importante. Con me alcuni degli amici con cui ho condiviso tanti anni di pesca; Coroi, Maffei, Antonelli, Forcolin, Zanchin, Grana, i fratelli Ceccarelli. Tutti campioni che offrono le loro esperienze.

Dal 15 Giugno 2011  siamo poi tornati a pubblicare sul web attraverso la rivista www.carpOnline.it.

E' una rivista scritta da angler e fatta da angler, senza editori o nessuno che possa metterci i bastoni tra le ruote.

In pochi mesi è diventato un grande successo. I dati sono strabilianti.

E mi fermo qui ma, ad oggi, abbiamo vinto ancora una volta!

Questo lo scrivevo qualche anno fa ed infatti www.carponline.it è stato un grande punto di riferimento per migliaia di appassionati. Praticamente tutti hanno potuto scrivere ed avere una vetrina; tutte le aziende hanno partecipato entusiaste e la rivista è andata molto oltre le aspettative fino a quando si è innescato un meccanismo perverso chiamato facebook. 

La "faccia libro" è stata la rovina come molti dei social media dove possono arrivare a propors assolute nullità o portatori di fake news o idee totalmente sbagliate. Gradualmente si sono create delle fazioni "contrtro" COL da parte di personaggi che avevano avuto qualche ruolo nella stessa rivista pubbicandio ridicile poesie oppure proponendo filmati in cave e laghetti a pagamento. Ebbene comincia a ricevere attacchi alla mia persona totalmente sbagliati perché mi si accusava di essere un fautore dei laghi a pagamento e quindi delle Flyiing Carp e di essermi venduto al sistema commerciale. Questi attacchi non avevano alcun fondamento poiché sin dal primo giorno ho combattuto, mettendoci faccia e tutti gli stumenti a mia disposizione, prorpio il terribile fenomeno delle carpe volanti di cui son responsabili due categorie di persone; i pescatori con le reti (bracconieri e professionisti) e i carpisti stessi che chiedono ai laghi, carpe sempre più grandi.

Non vi è nulla da fare se non prendere atto che si tratta di una legge di mercato; tanti vano nei laghietti a pagamento e da qui scaturisce una crescente domanda di carpe di taglia. Ad oggi, nessno p riuscito a fermare questo fenomeno ed anzi, i dati purtoppo dimostrano che per ragioni di bracconaggio, sicurezza sulle sponde e tranquillità, il numero di coloro che scelgono le acque a pagamento è in costante aumento.

IN questa situazione di continui attacchi personali ingenerosi e pessimi ho cominciatoa capire che la mia parabole nel cf era al termine; mancavano gli stimoli, mancava la voglia di continuare a sacrificarmi tenendo in piedi la rivista, offrendo la faccia a critiche e polemiche. Insomma, somno arrivato alla decisione di chiudere questa vicenda che nel frattempo si era colorata di una storia che definire squallida è poco.

Un mio caro amico mi chiede di aiutare un amico comunque che aveva lavorato ocn me come regista nelle serie Emozione Carpfishing 2015 e Fishing Adventures. Questo video maker mi era stato praticamente imposto dal Direttore del canale Pesca TV con cui collaboravo e per quito vivere e non senza patimenti avevo chiesto ami mio amico storico e regista di sempre, GionataPaolicchi di farsi da parte per queste serie. Lavorare con quel video maker aquilano era stato molto diffiicle, tempi infiniti, addirittura 8 giorni di pesca per un filmato di 28 minuti, una assoluta inaffidabilità e spesso , ritardi impensabili per chi come il sottoscritto, abituato ad incastratre le riprese tra le mile difficioltà dle lavoro e della fa mglia. Erano scaturiti otitmi filmati con spendidi pesci e solo in un caso avevo mostrato gratndi perplessità poiché nel filamto relativo allago del salto era stata usata una cattura effettuata da un ragazzo del posto che poi era stata ri-allamata e ripresa nella scena finale della guadinata. Chiaramente quella carpa era stata catturata da quell'angler e nel filmato ho presteo che così fosse rifiutando l'idea del regista di essere io, l'autore della cattura.

Ebbene quella sequenza mi aveva causato critiche feroci sebbene non ne avessi alcuna resposabilità se quella di essere stato presente e di aver accettato che la carpa venisse tenuta in un carp sack per qualche ora in attesa che il suddetto regista, in ritardo enorme, si facesse vivo.

Nula di illegale si chiaro ma, una situazione poco etica senza dubbio.

Per questa ed altre ragioni avevo quindi deciso di non continuare a lavorare con quel regista ma di tornare dal mio vecchio amico Gionata. Quel regista tra lpaltro aveva successivamente "rotto" con il canale tv dopo situazioni imbarazzanti con altri produttori; insomma, era fuori dai giochi.

Accettando la richiesta del mio amico Pino di aiutare questo tizio, l'avevo proposto all'azienda Trabucco cercando di fargli avere qualche filmato e tutto si sarebbe svolto in questo modo se non ci fossero stati nuovi comportamenti scarsamente professionali che dimostravano che il soggetto in questione , non era affidabile. L'azienda quindi aveva deciso di non affidarsi ai suoi lavori!

Il risultato; cornuto e mazziato perché mi trovo al centro di un lungo posto in cui vengo accusato di ogni infamia possibile, che i filmati son fake, che i pesci non vengono presi e altro. La notizia che io sono al centro di uno scandalo esplode nel settore come una bomba e il post, ottiene migliaia di visualizzazioni. MI trovo al centro di uno scandalo creato dal nulla da parte di un tizio che invece nei "suoi" video, utilizza sistemi poco etici.

Gli oltre 60 carpisti presenti negli anni nei miei filmati, smentiscono di aver mai visto comportameti come quelli descritti da quel tizio e decido quidni di querelarlo per diffamazione forte del fatto che il tizio porta come "prove" spezzoni di filmati e screen shot in cui spesso, lui stesso non era nemmeno presente!!

Per farla breve, tale è la diffamazione che il tizio viene rinviato a giudizio con aggravanti essenod il sottoscritto personaggio"pubblico" e la diffamazione è stata a mezzo social (aggravante).

Prima di rovinarlo completamente, come dettomi direttamente dal suo legale, decido di fermare la procedura perché il tizio è in evidente stato di disorientamento mentale ed ha problemi ben più gravi da superare....

Questa è comqune la goccia che fa traboccare il vaso.

News
La dialettica tra alloctoni e autoctonia sta diventando un terreno di scontro dal quale dipendono le sorti ed il futuro di gran parte della pesca sportiva italiana. Ma mi pare un dialogo in cui, dall'altra parte , si faccia finta di non non ascoltare. Continua..
Come nacque (per caso), il primo video italiano dedicato al carpfishing. Continua..
Come nacque la prima rivista italiana di carpfishing (insieme a Tuttocarpa) che per quasi un ventennio ha divulgato questa tecnica coinvolgendo praticamente tutte le miglri firme italiane e straniere. Continua..
Come nacquero le mie serie di canne, un periodo esaltante e ricco di soddisfazioni che forse ha segnato un nuovo modo di intendere questi accessori da carpfishing. Continua..
Il carpfishing italiano ha toccato un livello molto basso, lontano da ciò che era nei nostri sogni. Conoscere il passato per migliorare il futuro è una lezione che non è stata applicata.. Continua..
Ero un giovane Istruttore di Amendola e volavo sul mitico G91T quando incontrai il mio vecchio Maestro, Fausto Bernardini che pilotava un MB326. Ecco il ricordo di quei minuti memorabili. Continua..
E’ appena finito Carp Italy con la sua scia di entusiasmi ma anche con la necessità di segnalare le cose che appaiono in contraddizione che sono balzate all’occhio dei più attenti. Continua..
Basta rischi e pericoli per andare a pesca; giubbetto salvagente e passa la paura. Continua..
Basta con le reti nella maggioranza delle acque interne. Daremmo un brutto colpo al bracconaggio, fermeremmo una usanza medioevale e restituiremmo futuro alle nostre acque. Continua..
Parliamo dell'apertura alla trota? Rito o mattanza annuale? Continua..
Me ne torno a casa dopo Vicenza 2017-Pescare Show con molto entusiasmo personale e altrettante perplessità sul reale stato delle cose. ma vado per gradi. Continua..
Il perché si chiude una porta legata ai canali a pagamento e si apre un portone fatto di televisione in chiaro. Continua..
Uno stralcio di SurfCasting Academy , il nuovo libro sul surf in uscita tra un mese circa. Tanto per fare chiarezza e tranquillizzare chi vorrebbe dei meriti che ha solo in parte e mi scrive stizzito dopo 20 anni... Continua..
Una meravigliosa scoperta, la riprova che con entusiasmo e sacrificio si possono creare angoli di paradiso; Tail Water Tevere a Sansepolcro Continua..
Da anni cerchiamo di rendere la pesca sportiva eco compatibile, sostenibile. Da anni proviamo a diffondere un comportamento etico che ci renda inattaccabili e nel frattempo la televisione generalista propone esempi del tutto opposti. Continua..
Partita persa oppure esiste ancora una flebile luce? Credo sia difficile pensare positivo perché manca la cultura della pesca ricreativa e sportiva e le leggi non ci aiutano affatto. Continua..
Ho scritto una lettera al portavoce dei 5Stelle Liguria che si era espresso in modo assai poco convincente sulla pesca ricreativa. Aspetto risposta graditissima. Continua..
Firmare la mozione dela FIPSAS per fermare una legge beffa ai danni di tutti noi. Continua..
Il Testo unificato che crea la licenza di pesca in mare va fermato prima che lo scandalo si consumi ai danni di tutti noi. Più che scandalo, una enorme presa per i fondelli a 1.5 milioni di appassionati! Continua..
Un editoriale scritto nel 2009 che ripubblico volentieri visto che adesso si scopre che dietro la pesca sportiva potrebbe esserci un mucchio di posti di lavoro.. Continua..
Polemiche sterili su parole mai dette. Serve una mente aperta e sopratutto, una maggiore tolleranza. Continua..
Una riflessione sulla indecente proposta e il link dove scaricare il modulo per dire: NO! Continua..
Ecco il testo integrale della lettera aperta inviata da EFSA al Ministro delle POlitiche Agricole (MIPAAF) Continua..
Nelle proposta di legge presentata dal Dep. Oliverio viene messo nero su bianco che dietro la pesca illegale e il commercio illegale di pesci si cela .....la pesca ricreativa.....Ora forniscano le prove... Continua..
Un Deputato propone la licenza di pesca in mare e contemporaneamente, più fondi a sostegno dei professionisti. Togliere a noi per dare alle reti? Non mi pare una buona idea e non se ne sono valutati i rischi... Continua..
Eccellenze italiane che stanno dimostrando come la pesca sia uno strumento moderno e efficace per creare lavoro; una ricetta fatta di amore, professionalità e zero chiacchiere! Continua..
La farsa italiana di voler dire che la carpa, con 2000 anni di cittadinanza italiana è alloctona. Pertanto è tra le specie invasive e deve essere distrutta.Lascio perdere i commenti che si ascoltano all'estero... Continua..
Chiusa la pesca al tonno senza aver avuto la possibilità di immergere le lenze che anche quest'anno, pur pronte all'uso, sono rimaste all'asciutto...Intanto i furbi continueranno a farsi i comodi loro... Continua..
Aprire le menti e provare a dialogare. Non è una impresa facile provare a capire in un panorama contorto e pieno di contraddizioni come quello della pesca italiana Continua..
Accampare diritti? Tradizione nazionale!! Doveri? Pochi e sopratutto, che siano un problema di altri..Questa è la pesca ricreativa? Continua..
La pesca del tonno per i ricreativi è una farsa; me ne sto convincendo velocemente.La politica si fa beffe ma noi ci mettiamo il carico da quaranta con comportamenti che devono essere messi al bando e denuncia Continua..
Senza vergogna, senza nemmeno nascondere che si commettono reati. Una brutta pagina che l pesca ricreativa sta scrivendo e che non smette di scrivere, incapace com'è, di crescere culturalmente. Continua..
I retroscena di The King Fishers per Nat Geo, una bella esperienza internazionale con tanta luce e qualche ombra fastidiosa! Continua..
Archivio News
 
Social
 
Ricerca