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EFSA ITALIA
Governing Body for the Sport of Sea Angling with Rod & Line in European Waters
and Keeper of the European Records Fishes List of Marine Species
Lettera aperta al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali On. Maurizio Martina
e p.c. al Presidente della XIII Commissione permanente della Camera dei Deputati On. Luca Sani
al Direttore Generale della pesca marittima e dell’acquacultura Dr. Riccardo Rigillo
Egregio Signor Ministro,
lo scorso 23 settembre, siamo stati invitati dal Presidente della XIII Commissione della Camera dei Deputati per una ”… audizione informale su questioni di interesse della pesca sportiva”.
Nel corso dell’audizione ci è stata illustrata la proposta di legge relativa a “Interventi per il Settore Ittico”, d’iniziativa del Deputato Oliverio, che all’art. 24 prevede l’istituzione di un licenza di pesca sportiva e ricreativa a titolo oneroso.
L’audizione è durata circa 45 minuti ed essendo tre le associazioni invitate, non sarebbe stato materialmente possibile poter approfondire l’argomento, qualora ce ne fosse stato bisogno.
Ma poiché abbiamo tante domande sulle tante questioni di interesse che riguardano il nostro settore, che comprende circa un milione di pescatori ricreativi, ci è sembrato utile che tutti vengano adeguatamente informati su ciò che avviene, come avviene e sul ruolo delle Associazioni del settore, spesso imputate di non adoperarsi più di tanto.
Pertanto, di concerto con il nostro Comitato Scientifico, abbiamo optato per l’utilizzo della lettera aperta a Lei, e per conoscenza alla XIII Commissione permanente della Camera dei Deputati e del Direttore Generale della Pesca del MIPAAF, che riteniamo possa far conoscere alla più larga platea possibile le posizioni di ciascuno sulle questioni riguardanti il nostro settore.
Prima di porLe alcune domande, non possiamo fare a meno di porre l’attenzione su quanto riportato dal Programma nazionale della pesca 2013-2015.
All’art 6 del documento, presentando la pesca ricreativa, recita: “…Il decreto (DM 6 /12 2010 – censimento della pesca sportiva e ricreativa) ha avuto il consenso della maggioranza delle associazioni della pesca sportiva e ricreativa più rappresentative, nella consapevolezza delle difficoltà di collocare una pesca ricreativa in mare non conosciuta e non regolata nell’ambito della pesca responsabile, dato che molta della piccola pesca illegale o del commercio illegale di prodotti della pesca si cela nell’ambito ricreativo”.
L’affermazione sottolineata, dalla quale EFSA Italia si dissocia in maniera ferma e decisa, ci ha lasciato a dir poco sconcertati, e riteniamo sia estremamente grave inserita in un documento programmatico del Governo.
Pertanto Le chiediamo di rendere pubblici i dati in base al quale si afferma che la pesca ricreativa “celi” molta della piccola pesca illegale o del commercio illegale di prodotti della pesca…”
Lo stesso Piano suggerisce l’avvio di “..una seconda fase del Censimento dei pescatori in mare.”
Non ritiene che sarebbe opportuno attendere la conclusione del Censimento e i dati sulla consistenza ed in generale sulle specifiche problematiche del settore, anche locali, prima di avviare l’iter per l’istituzione di una eventuale licenza di pesca?
Da un’attenta lettura della proposta di legge Oliverio, emerge che la stessa è relativa ad interventi per il settore ittico ed ha come obiettivo “un intervento incisivo per ridare competitività e sviluppo alle imprese e sviluppo alle imprese ittiche nazionali, determinandone la crescita dimensionale ed il rafforzamento dei mercati globali. In tale ottica è urgente realizzare un processo di riposizionamento del settore e rimuovere gli ostacoli che frenano il processo di ammodernamento, anche alla luce degli scenari che si apriranno a seguito delle novità introdotte dalla legislazione dell’Unione Europea:”.
In che modo Lei ritiene che la licenza di pesca a titolo oneroso per la pesca ricreativa possa agevolare il raggiungimento dell’obiettivo della proposta di legge Oliverio?
Ritiene che l’istituzione di una licenza di pesca possa ridurre o contrastare la pesca illegale?
Le motivazioni della proposta dell’On. Oliverio (la licenza a pagamento è già prevista sia per la caccia che per le acque interne, per cui si ritiene che anche la pesca in mare debba essere soggetta a possesso della licenza) ci appaiono superficiali e prive di logica per un settore estremamente complesso e molto più articolato di quelli della caccia o della pesca in acque interne.
E’ stato predisposto uno studio su costi e benefici sull’attuazione di tale proposta ?
Atteso che l’UE ed il nostro Governo lamentano di non riuscire a trovare una soluzione e le risorse adeguate per contrastare la pesca illegale, come ritiene possano trovarne per controllare anche quella legale?
Il MIPAAF nel giugno 2010 ha costituito un gruppo di lavoro (di cui EFSA Italia fa parte)“con il compito di procedere ad una disamina della normativa vigente concernente la pesca ricreativa e sportiva e l’elaborazione di una proposta di revisione completa ed organica a fini di semplificazione”.
Ad oggi questo gruppo di lavoro ha prodotto ben poco, essendo stato in passato convocato poche volte e quasi esclusivamente per essere messo a conoscenza di quanto già stabilito dallo stesso MIPAAF.
Non ritiene urgente e di grande attualità la riattivazione del Gruppo di lavoro per un approfondimento sulla questione che porti ad una proposta condivisa?
Ritiene possa essere utile ristrutturare il Gruppo di Lavoro in maniera che possa lavorare proficuamente con un’adeguata programmazione e coinvolgerlo anticipatamente nel processo legislativo e nelle questioni riguardanti la pesca ricreativa?
Non ritiene opportuno che le proposte legislative che ci riguardano siano predisposte con l’obiettivo di promuovere e sviluppare la pesca ricreativa invece di mirare (come spesso avviene) a salvaguardare interessi di soggetti di settori diversi?
Come emerso da numerosi studi economici, il settore della pesca ricreativa coinvolge un numero di soggetti superiore a quelli della pesca professionale e adeguatamente sfruttato è in grado di sviluppare un notevole impulso economico.
La crisi economica mondiale, l’aumento del costo dei prodotti petroliferi e far condurre alle proprie famiglie una vita dignitosa sono problematiche comuni a tanti settori produttivi come ad esempio nautica, produttori di attrezzature e cantieristica che sono strettamente connessi con la pesca ricreativa.
Ritiene opportuno che il Governo presti alla pesca ricreativa la stessa attenzione data alla pesca professionale con proposte di legge che prevedano gli stessi incentivi economici per lo sviluppo del settore e dei settori collegati?
Ritiene opportuno che le Associazione di settore siano coinvolte nella gestione delle risorse marine ed ambientali, avendo dimostrato con varie esperienze in tutto il mondo di saperlo fare con coscienza, professionalità e con ottimi risultati?
Ovviamente sono solo alcune delle mille domande che ci poniamo giornalmente.
In tutto il mondo le Associazioni di cui faccio parte (EFSA - European Federation of Sea Anglers ed International Game Fish Association), stanno da anni agevolando il processo di integrazione della pesca ricreativa con la pesca professionale e la ricerca scientifica, tutelando le risorse marine e finanziando privatamente ricerche e progetti che hanno portato benessere economico e tanti posti di lavoro alle comunità marinare ed alle regioni interessate.
La Banca Mondiale assieme all’International Game Fish Association, recentemente ha individuato nella promozione e nello sviluppo della pesca ricreativa e nella protezione delle risorse marine, un virtuoso sistema per ridurre la povertà nei paesi sottosviluppati e dipendenti dal turismo e far fronte alla diminuzione degli introiti derivanti dalla pesca tradizionale.
Riteniamo di avere tutte le competenze, l’esperienza, la passione ed il diritto di prendere parte al processo legislativo che ci riguarda. La comunità della pesca ricreativa, gradirebbe molto che anche il nostro settore avesse l’attenzione che merita visto che, come specificato nel Programma nazionale della pesca 2013-2015, il settore rappresenta “…un segmento economico rilevante” ed “una possibile area di collaborazione con il mondo della pesca professionale” ed è meritevole di programmazione e di sviluppo.
Io seguo personalmente queste problematiche da tempo e a mio avviso, fino ad oggi non è stato possibile instaurare con le Istituzioni un rapporto costruttivo soddisfacente.
Siamo certi che una maggiore collaborazione potrebbe portare notevoli benefici per tutti i soggetti interessati.
Come vede però, siamo sempre ottimisti e contiamo molto sulla volontà di rinnovamento manifestata dall’attuale Governo.
In attesa di conoscere la sua posizione sugli argomenti citati, Le chiedo l’opportunità di un’incontro per portarla a conoscenza della nostra posizione sulla pesca ricreativa, su quanto abbiamo concretamente abbiamo fatto e quanto ancora sia possibile fare insieme per promuoverla.
Milano 01 ottobre, 2014
Massimo Brogna
Presidente EFSA Italia
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