Premetto che non so chi sia Nicodemo Oliviero nè mi interessa sapere che è un politico di professione che forse non ha mai lavorato un giorno in vita sua come testimonia la potente attività politica (....) di cui è protagonista.
“Già esponente della Democrazia Cristiana, segretario organizzativo della Margherita, aderisce al Partito Democratico.
Attualmente è capogruppo per il Pd alla commissione agricoltura della camera dei deputati.Nel 2009 imputato in uno dei processi sullo scandalo del patrimonio scomparso della Democrazia Cristiana, accusato con altre 14 persone per bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale aggravata.
Altro protagonista è tal dal Giuseppe RUVOLO da Agrigento (ex PdL ora nel GAL), primo firmatario dell’emendamento in arte, Senatore della repubblica.
Stiamo parlando di chi ha proposto quella delirante proposta che porterebbe i ricreativi a pagare una licenza per passare i soldi ai professionisti. Solo per il mal di fegato che questi due tizi hanno causato a migliaia di noi ci sarebbe da denunciarli per danno morali e materiali oltre che per altri reati per il semplice motivo che le loro proposte allontanano l’Italia dal mondo reale mantenendola nel medioevo nel quale sono evidentemente cresciuti e pasciuti. Se non fosse che si tratta di una cosa maledettamente seria, ci sarebbe da prenderla a ridere quasi che questa sia una semplice manovretta per racimolare qualche consenso ma , mi domando inquieto, questi due tizi sanno di cosa stanno parlando?
Credo assolutamente di no perché tale e tanta e la sproporzione tra il mondo della pesca ricreativa e l’indotto che rappresenta e gli operatori che andrebbero a beneficiare dell’ennesima regalia che è difficile non verificare che ci sono 1, 2-1,3 milioni di pescatori con la canne e 19500 operatori con la rete. Ma le persone che verrebbero coinvolte in questo scandaloso provvedimento, sono assai di più perché ogni famiglia all’interno della quale vive un ricreativo con barca si ritroverebbe a sopportare un ulteriore balzello di 100-200(?) euro del tutto ingiustificato. Quindi questi tizi, deputati pagati con le nostre tasse, stanno facendo stra- incazzare diciamo 3-4 milioni di persone..tanto basterebbe ai loro capi gruppo parlamentari per metterli a tacere in uno sgabuzzino.
Ci si attacca alla pesca ricreativa che è un enorme bacino da cui lo Stato beneficia in termini di tassazione e un piccolo esempio personale (e me ne scuso) può dare una idea delle dimensioni di questo contributo.
Ho una barca che ho comprato usata perché nuova non me la potrei permettere visti i costi in Italia (negli USA l’avrei comprata nuova di zecca ad un terzo del costo italiano).
E’ una bella barca e con qualche sforzo e sacrificio (non fumo, non ho altre spese se non quelle quotidiane per vivere) la mantengo accettando le mille stranezze che arrivano tra capo e collo per spillarci soldi. e che stanno uccidendo la nautica. La mia barca, per una uscita in mare di 6 ore consuma mediamente 100 litri che al costo strozzino del mio porto (dove sono OBBLIGATO a fare benzina perché è chiaramente proibito travasarla da altre fonti per mille buone ragioni) di 1.955 euro al litro e questo mi porta a sganciare, 195,5 euro a pescata.
Di queste ne verso 117,25 direttamente nelle tasche dello Stato per accise benzina
In una stagione di pesca, riesco a fare anche 40 uscite in mare per cui facendo una media ponderata da 80 euro a uscita, in sole accise ( a volte si pesca per 2 ore a volte per 8 etc..) verso 3200 euro.
Solo di barche autorizzate alla pesca del tonno rosso (altra buffonata ciclopica) , mi pare ne esistano 5000 forse meno visto che molti smettono per lo schifo.
Allora moltiplicando se non ho sbagliato, siamo a 16 milioni di euro di sole accise benzina per un ristretto numero di barche.
Quindi i soldi che incamera lo stato da una stretta aliquota di persona (5000 barche su un parco di censiti di 1 milione di pescatori) sono molti e nessuno forse di questi ci fa caso....
Immaginiamo solo pe run istante che razza di danno questi due deputati e i loro sodali possono cagionare alle casse dello Stato se da domani mattina , chi può porta le barche all'estero (Croazia, Tunisia), chi smette e chi invece decide di ridurre solo del 30% le proprie uscite.
Aggiungo un altro aspetto che è ancora una volta personale...ma non troppo. Per pescare in mezzo alle reti della piccola pesca, alle cianciole e a palamiti pago 90 euro per l'accesso ad una AMP....Ma sono bazzecole a cui non sono costretto da nessuno per cui toglierò certamente questa forma di finanziamento.....E se lo facessimo in moltissimi le AMP perderebbero una importante forma di sostegno.
D'altra parte pagando una licenza mi aspetto di vedere tutti i giorni la Capitaneria presidiare le aree sensibili. Ma lasciamo perdere.
Mentre regaliamo tutti questi soldi vedo pescherecci strascicare in 20 metri d’acqua, turbo soffianti distruggere tutto in 3 metri, chilometri di reti all’imboccatura dei porti e delle foci (al punto da aver soccorso una barca che in piena foce è rimasta incagliata con l’elica in un tramaglio...), vedere la pulizia reti che scarica in mare milioni di pesci inutili ma finiti nella sacca, cianciole che in piena notte entrano nelle AMP e tolgono in 10 minuti tutto ciò che noi ricreativi possiamo prelevare in 10 anni, quote tonno sforate di continuo e che poi vengono alimentate con le quote a noi assegnate, nessun rispetto per una benché minima misura minima etc.etc.etc.
Mistero dei misteri, su Mediaset e Rai passano programmi in cui si parla di pesca professionale con toni entusiasti senza mai approfondire i danni che questi hanno causato al nostro mare di cui sono tiranni indisturbati.
A Radio 2, in diretta, un loro rappresentante ebbe l’ardire di affermare che i ricreativi alimentano un mercato illegale e che se manca il pesce per loro è anche perché “noi” glielo togliamo. Io sono intervenuto come ascoltatore ma è stato tempo perso.
Questa fandonia che meriterebbe una querela per diffamazione appare anche all’interno della proposta di legge come paletto portante di un ragionamento delirante!
A questo punto non posso che verificare che questa linea di pensiero è quella su cui è stato dettato il decreto. Dettato, non suggerito che i politicanti in questione sono solo dei meri esecutori.
Ma veniamo alla pesca da terra per la quale dovrei pagare un balzello di 10-20(?) euro.
Mi ritrovo a girare un video di surf, inizio le riprese (costi vivi evidenti, stiamo lavorando) e arriva la barchetta della piccola pesca e senza manco guardare mi scarica 500 metri di rete sul naso a 50 metri. Riprese finite, lavoro andato a puttane e chi mi ripaga dei costi di benzina, cibo, esche e degli operatori che comunque devono ricevere la loro quota giornaliera? Ma se anche non si parlasse di fare un filmato e si pescasse solo per diletto, chi rifonde gli appassionati del danno subito? Quante volte accade in un anno che si subisca questa violenza? Troppe.
Dice bene il Prof. Ugo Claudio Matteoli, Presidente della FIPSAS scrivendo
“Se la licenza fosse istituita, e come sopra detto siamo contrari alla sua istituzione, potremmo accettare che una parte dei ricavi fosse destinata ad aumentare il servizio di controllo delle Capitanerie di Porto, dato che è opinione unanime che un maggiore controllo potrebbe essere alla base di una corretta e sostenibile fruizione delle risorse marine e ci consentirebbe di veder aumentare la popolazione ittica oggi praticamente annientata dalla pesca illegale; non siamo invece e non saremo mai disponibili a finanziare le imprese di pesca professionale...”
Non siamo e non saremo mai disponibili a finanziare la pesca professionale e se ciò avverrà, faremo di tutto in tutte le sedi per bloccare questa porcheria che insulta ed offende 1.2 milioni di persone paganti e votanti
Ecco gli indirizzi a cui inviare una mail per protestare (in modo civile) affinché questa proposta venga ritirata. Tutti devono fare la loro parte!
DESTINATARI:
Sen. Giuseppe RUVOLO Gruppo Grandi Autonomie e Libertà (GAL) ?giuseppe.ruvolo@senato.it
On. Nicodemo Nazzareno OLIVIERO (PD) ?oliviero@camera.it
On. Giuseppe CASTIGLIONE (NCD) Sottosegretario con delega alla Pesca segreteriasottosegretario.castiglione@politicheagricole.it
Dott. Matteo RENZI Presidente del Consiglio – Segretario PD ?centromessaggi@governo.it
On. Maurizio MARTINA (PD) Ministro Mipaaf ?ministro@politicheagricole.it
Sen. Luigi ZANDA Capogruppo PD Senato ?luigi.zanda@senato.it
Sen. Roberto FORMIGONI (NCD) Presidente 9° Commissione permanente Agricoltura ?roberto.formigoni@senato.it
On. Luca SANI Presidente (PD) XIII Commissione Agricoltura ?sani_l@camera.it
Ecco il link dove compilare e scaricare eventualmente il modulo
http://portale.fipsas.it/LinkClick.aspx?fileticket=f1YM0KTL30s%3d&tabid=222&language=it-IT
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