pubblicato il 01/03/17

Ho avuto l'ardire di pubblicare una orrenda foto presente sul web di una decina di trote, forse anche una quindicina, su un LAVANDINO.

Una orrida  foto come tante altre ma siccome mi è capitata sotto gli occhi dopo aver redatto un articolo contro i bracconieri, mi giravano molto le scatole ed allora mi sono sfogato.

C'è chi ci è rimasto male e me ne dolgo ma, rimane l'impressione che la strada da percorrere per arrivare ad una cultura moderna della pesca, sia ancora enorme.

Lungi da me l'idea di conoscere la verità ma, posso esprimere un parere e chi vlo vuole leggere è libero di farlo; questo sito è mio...

Partendo dal presupposto che una foto del genere è del tutto legittima, mi è servita per fare un ragionamento su un rito a cui da giovanissimo ho partecipato anche io; la famigerata APERTURA ALLA TROTA

Tanto per essere chiari mi pare che il polemico post che ho scritto, che aveva ilìintenzione di sollevare una discussione, abbia pienamente centrato l'obbiettivo d..600 I-like, circ 100 condivisioni e oltre 500 commenti dimostrano che l'argomento sia molto serio e le idee che abbiamo convergono in grandissima parte verso lo stesso concetto con cui mi sono partito.

Tranne pochi casi no ho però visto santoni e guru della pesca esprimersi. Troppo difficile quando l'argomento può non essere popolare...

Personalmente non voglio criminalizzare nessuna tecnica nè, lungi da me l'idea di colpire, chi ama certe tecniche di pesca.

Sono del tutto legittime, non incontrano da decenni i miei personali favori ma, fanno parte della nostra tradizione e vanno rispettate.

Personalmente, punto il dito contro l'idea dell'apertura alla trota come è stata fatta da 40 anni a questa parte.

Me la prendo con le amministrazioni, con chi spende soldi a caso e con chi prende in giro gli appassionati di pesca.

Laddove le regole vigenti permettono di trattenere il pesce non esiste commento o giudizio, semmai posso sollevare la perplessità che dopo aver intascato 2-3 pesci ci si possa anche fermare e non fare della pesca, una raccolta.

Se questa pratica è aberrante in mare (ma ahimè, assai comune) in un fiume è deleteria.

L'immagine che ho usato non è un atto di accusa contro qualcuno in particolare ma contro il concetto di apertura alla trota che è superato e totalmente fuori dalle logiche con cui cerchiamo di portare avanti alla Politica e alle Amministrazioni.

Come possiamo sostenere davanti ad ambientalisti di città, radical chic, pseudo verdi con le macchine a benzina che non hanno mai visto un fiume da vicino, il concetto di pesca come hobby di importanza strategica anche nell'economia di intere aree geografiche? 

La strumentalizzazione da parte degli ambientalisti è immediata e noi fatichiamo non poco a difenderci..

Ci sono alcuni punti che credo debbano essere presi in considerazione partendo da un dato abbastanza significativo; nei Paesi con vocazione verso la pesca sportiva e tecniche con esca naturale sono state progressivamente abolite considerando le acque pregiate come limitate a spinning e flyfishing.

Concordo pienamente con questa idea, lo dico subito.

Ma in Italia questo discorso non attecchirà mai per ragion che non voglio commentare nè, giudicare. E' così e ne prendo atto.

Punto primo; Contesto le immissioni di trote nele'ultime settimane con spesa della amministrazioni  che butta ne fiume immondizia pinnuta che si ritrova in branchi senza aver nemmeno avuto il tempo di acclimatarsi. Decine di pescatori appollaiati sulle sponde a volte dalla sera prima per prendere la "buca" dove sono in gruppo, in modo da finirle tutte nel più breve tempo possibile. Era così quando facevo le aperture sul Sile negli anni '70 ed è così anche adesso. (Generalizzando oviamente, sono casi limite)

In tre giorni di pesca le trote finiscono e poi il fiume torna ad essere morto per il resto dell'anno.

Nessun progetto, nessuna idea a tutela delle specie, nessun vantaggio economico dato dall'indotto (pescatori che arrivano sul fiume tutto l'anno).

Punto secondo. Numero massimo di catture.

In certe acque abbiamo visto 148 trote su un telo (divise per5- 6 pescatori....oltre 20 a testa)...ha senso oppure è una mattanza? Quante foto analoghe possiamo tirare fuori dai social? Centinaia. Basta limitare a 3 le catture perché una licenza di pesca da 20-30 euro l'anno non può permettere di portare a casa 20 trote al giorno. I fiumi, dopo una settimana sono vuoti e la pesca finisce.

Vediamo cosa è accaduto nell'Aniene dopo la vergognosa chiusura del tratto No KIll. Sono scese gli UNNI e in una settimana hanno distrutto tre anni di lavoro, trote magnifiche e selezionate disintegrando una fiume che non ha eguali in Europa per bellezza, pulizia e potenziale turistico.


Punto terzo: Contesto le misure minime; che senso ha seminare trote e poi non avere la minima per l'iridea perché "dannosa"? Allora seminarle è un deliberato atto contro il fiume a cui devono porre rimedio i pescatori? Premetto che non mi riferisco all'Umbria piuttosto che al Veneto o al Lazio. Le iridee venogno seminate da decenni ovunque. 

Le cose sono molto migliorate e in molti luoghi si fa attenzione a ciò che si semina ma è il modo, la tempistica e l'obbiettivo che si vuole raggiunere ad essere obsoleto. Viene immesso materiale spesso scadente, in mezzo alle fario ci mettono anche l iridee e i salmerini e poi si chiede ai pescatori di fare piazza pulita.

Intanto però le licenze sono state pagate....la festa è salva e il santo è stato gabbato. Dove èla progettualità, la capacità di capire che il fiume è una risorsa e non un fastidio, che i pescatori portano ricchezza..come bene hanno capito in tutti quei luoghi dove un permesso costa qualche euro ma si ottiene una qualità eccellente, controllo e pesca per tutta la stagione a livelli eccellenti.

Punto quarto.  Contesto la famigerata "Ultima domenica di Febbraio" che per fortuna in molte aree del Paese è stata modificata e nelle riserve è stata spostata anche ad Aprile (previa chiusura a Dicembre e non a Settembre) ..è una tradizione ma non rispetta minimamente il calendario biologico delle trote che non si riproducono in base alla data ma ad altri fattori di tipo climatico, stato dell'acqua, geografia del fiume.

Nulla contro chi pesca le trote con metodi tradizionali, sarei ipocrita se non ammettessi di aver amato questa tecnica e di averla praticata prima di stancarmi di portare a casa trote.

Poi decisi che era molto più stimolante provare a prenderle con una mosca artificiale o con un picciolo aertificiale a cui avevo tolto l'ancoretta e mi si spalancò un mondo.

Precedente | Successivo

Commenti

Icona utente Fabrizio il 11/10/19
La penso esattamente come te,io fino a dieci anni fa pescavo al tocco, ma poi ho smesso per passare allo spinning, perche' stufo di dover quasi totalmente killare il pescato. ero uno dei pochi che prese le trote giornaliere smontava la canna e se ne tornava a casa. adesso pesco a spinning solo con amo singolo senza ardiglione, contento di farlo e per il gusto di fotografare o filmare i pesci catturati per poi rilasciarli, e che soddisfazione vederli andarsene scodando nell'acqua, impagabile emozione. un saluto Grande Guru ( grazie ancora per esserti iscritto al mio canale yuotube)
Icona utente david il 16/02/19
Caro Roberto, sfondi una porta aperta..guardo indietro e mi ricordo anche io aperture con sveglie nel cuore della notte per "andare a prendere il posto"..Ricordo di aver trattenuto trote e di aver calpestato le rive dei fiumi pescando al tocco o col galleggiante...nei giorni seguenti un susseguirsi di racconti con altri "trotisti" magari esibendo foto di mattanze vergognose..questo accadeva circa 40 anni fa..avevo 12/13 anni quando ho fatto le prime aperture...poi ho cominciato a pescare a mosca...e ho fatto altre aperture magari aspettando l'ora più calda per vedere qualche bollata sulle baetis...anche lì avevo la "mania" di trattenere...solo che ero arrivato al rispetto della misura minima cosa che da ragazzino facevo raramente...poi ho deciso che quello squallore della corsa al posto e del pescare "pesci pollo" lanciati pochi giorni prima era veramente deprimente...spesso le rive venivano lasciate piene di spazzatura, gente che si pescava sopra, liti e inutile mattanza...ora vorrei dire la mia sulle eventuali "colpe"....un fattore è senz'altro culturale, noi italiani abbiamo culturalmente pochissimo rispetto di "casa nostra" (funghi, caccia,pesca etc)..deturpiamo ed esauriamo qualsiasi risorsa...infatti la giostra dell'apertura alla trota va avanti per una mesata poi esaurito il pesce "pronta pesca" i "pescatori" si dedicano ad altre tecniche o altre specie. Cuturalmente ancora siamo lontani dal rilasciare il pesce..piccola la trotella si fa fritta se di"misura" (altra cosa ridicola che sia sotto i 30/35 cm)si fa al cartoccio...tutto con un pesce piccolo,pensiamoci bene quanto mangiamo su una trota di 500 grammi levata testa, coda e interiora... Altra pecca è quella che non è mai esistita un'amministrazione che prendesse seriamente il discorso pesca...molto meglio svuotare bidoni di poveri pesci per dare via ad una mattanza chiamata "pesca" e lavarsene le mani...zero cultura aleutica..zero...Controlli: quante volte sono stato controllato? una...una volta da un guardiapesca locale pure buzzurro...però una... Penso, amico mio, che questo sia un cul de sac dal quale non so se l'Italia ne uscirà mai a meno di scelte "dolorose e coraggiose" da parte delle amministrazioni...senza inventare nulla..basta copiare dai paesi dove funziona e aggiungere qualcosa che calzi a noi italiani...ad maiora

Inserisci un commento

(La pubblicazione è soggetta ad approvazione da parte della redazione.)
*La tua email non sarà pubblicata
Autorizzo il trattamento dei miei dati secondo l'informativa privacy.
Codice di
controllo

News
La dialettica tra alloctoni e autoctonia sta diventando un terreno di scontro dal quale dipendono le sorti ed il futuro di gran parte della pesca sportiva italiana. Ma mi pare un dialogo in cui, dall'altra parte , si faccia finta di non non ascoltare. Continua..
Come nacque (per caso), il primo video italiano dedicato al carpfishing. Continua..
Come nacque la prima rivista italiana di carpfishing (insieme a Tuttocarpa) che per quasi un ventennio ha divulgato questa tecnica coinvolgendo praticamente tutte le miglri firme italiane e straniere. Continua..
Come nacquero le mie serie di canne, un periodo esaltante e ricco di soddisfazioni che forse ha segnato un nuovo modo di intendere questi accessori da carpfishing. Continua..
Il carpfishing italiano ha toccato un livello molto basso, lontano da ciò che era nei nostri sogni. Conoscere il passato per migliorare il futuro è una lezione che non è stata applicata.. Continua..
Ero un giovane Istruttore di Amendola e volavo sul mitico G91T quando incontrai il mio vecchio Maestro, Fausto Bernardini che pilotava un MB326. Ecco il ricordo di quei minuti memorabili. Continua..
E’ appena finito Carp Italy con la sua scia di entusiasmi ma anche con la necessità di segnalare le cose che appaiono in contraddizione che sono balzate all’occhio dei più attenti. Continua..
Basta rischi e pericoli per andare a pesca; giubbetto salvagente e passa la paura. Continua..
Basta con le reti nella maggioranza delle acque interne. Daremmo un brutto colpo al bracconaggio, fermeremmo una usanza medioevale e restituiremmo futuro alle nostre acque. Continua..
Parliamo dell'apertura alla trota? Rito o mattanza annuale? Continua..
Me ne torno a casa dopo Vicenza 2017-Pescare Show con molto entusiasmo personale e altrettante perplessità sul reale stato delle cose. ma vado per gradi. Continua..
Il perché si chiude una porta legata ai canali a pagamento e si apre un portone fatto di televisione in chiaro. Continua..
Uno stralcio di SurfCasting Academy , il nuovo libro sul surf in uscita tra un mese circa. Tanto per fare chiarezza e tranquillizzare chi vorrebbe dei meriti che ha solo in parte e mi scrive stizzito dopo 20 anni... Continua..
Una meravigliosa scoperta, la riprova che con entusiasmo e sacrificio si possono creare angoli di paradiso; Tail Water Tevere a Sansepolcro Continua..
Da anni cerchiamo di rendere la pesca sportiva eco compatibile, sostenibile. Da anni proviamo a diffondere un comportamento etico che ci renda inattaccabili e nel frattempo la televisione generalista propone esempi del tutto opposti. Continua..
Partita persa oppure esiste ancora una flebile luce? Credo sia difficile pensare positivo perché manca la cultura della pesca ricreativa e sportiva e le leggi non ci aiutano affatto. Continua..
Ho scritto una lettera al portavoce dei 5Stelle Liguria che si era espresso in modo assai poco convincente sulla pesca ricreativa. Aspetto risposta graditissima. Continua..
Firmare la mozione dela FIPSAS per fermare una legge beffa ai danni di tutti noi. Continua..
Il Testo unificato che crea la licenza di pesca in mare va fermato prima che lo scandalo si consumi ai danni di tutti noi. Più che scandalo, una enorme presa per i fondelli a 1.5 milioni di appassionati! Continua..
Un editoriale scritto nel 2009 che ripubblico volentieri visto che adesso si scopre che dietro la pesca sportiva potrebbe esserci un mucchio di posti di lavoro.. Continua..
Polemiche sterili su parole mai dette. Serve una mente aperta e sopratutto, una maggiore tolleranza. Continua..
Una riflessione sulla indecente proposta e il link dove scaricare il modulo per dire: NO! Continua..
Ecco il testo integrale della lettera aperta inviata da EFSA al Ministro delle POlitiche Agricole (MIPAAF) Continua..
Nelle proposta di legge presentata dal Dep. Oliverio viene messo nero su bianco che dietro la pesca illegale e il commercio illegale di pesci si cela .....la pesca ricreativa.....Ora forniscano le prove... Continua..
Un Deputato propone la licenza di pesca in mare e contemporaneamente, più fondi a sostegno dei professionisti. Togliere a noi per dare alle reti? Non mi pare una buona idea e non se ne sono valutati i rischi... Continua..
Eccellenze italiane che stanno dimostrando come la pesca sia uno strumento moderno e efficace per creare lavoro; una ricetta fatta di amore, professionalità e zero chiacchiere! Continua..
La farsa italiana di voler dire che la carpa, con 2000 anni di cittadinanza italiana è alloctona. Pertanto è tra le specie invasive e deve essere distrutta.Lascio perdere i commenti che si ascoltano all'estero... Continua..
Chiusa la pesca al tonno senza aver avuto la possibilità di immergere le lenze che anche quest'anno, pur pronte all'uso, sono rimaste all'asciutto...Intanto i furbi continueranno a farsi i comodi loro... Continua..
Aprire le menti e provare a dialogare. Non è una impresa facile provare a capire in un panorama contorto e pieno di contraddizioni come quello della pesca italiana Continua..
Accampare diritti? Tradizione nazionale!! Doveri? Pochi e sopratutto, che siano un problema di altri..Questa è la pesca ricreativa? Continua..
La pesca del tonno per i ricreativi è una farsa; me ne sto convincendo velocemente.La politica si fa beffe ma noi ci mettiamo il carico da quaranta con comportamenti che devono essere messi al bando e denuncia Continua..
Senza vergogna, senza nemmeno nascondere che si commettono reati. Una brutta pagina che l pesca ricreativa sta scrivendo e che non smette di scrivere, incapace com'è, di crescere culturalmente. Continua..
I retroscena di The King Fishers per Nat Geo, una bella esperienza internazionale con tanta luce e qualche ombra fastidiosa! Continua..
Archivio News
 
Social
 
Ricerca