pubblicato il 30/07/14

Verissimo esiste una direttiva Europea alla quale l'Italia dovrebbe attenersi di direttive europee ne esistono decine di altre palesemente errate, generaliste e che non tengono conto delle specificitá di un Paese che si protende dal Europa ai confini dell'Africa e del Medio Oriente.
I nostri europarlamentari sono noti per assenteismo e ignoranza di certe tematiche per cui é facile comprendere come questa ed altre, siano passate senza resistenza.
Ce la vedete Iva Zanicchi o Checchi Paone ( ex parlamentari europei) prendere le difese dell'alloctonia?
Chiaramente é una provocazione.
Verissimo che la carpa non é nativa delle nostre acque ma forse, un paio di migliaia di anni dovrebbero bastare.
Verissimo che nelle nostre acque sono spariti triotti, lasche, savette, pighi per citare alcune specie e che al loro posto sono arrivati carassi, gardon, breme, siluri, aspio, amur e lucci oltre che trote iridee, gatti americani, blackbass e tanti altri.
Ma é anche vero che laddove io pescavo con mio nonno, nel lontano 1967 e l'acqua pullulava di alborelle, ora vi é un liquidi marrone, sono spariti i ghiareti, i canneti e le ninfee sono un ricordo...
Qualcuno della Consulta ER ha mica letto per caso (per caso), "A pesca con i Campioni" di Albertarelli dove si raccontavano le pescate di angler divenuti leggenda come Scarpini, Zavattoni etc?
No, perché andando a leggere si scoprirebbe che di quei fiumi, Ticino e i suoi milioni di temoli e l'Adda ricco da scoppiare, non vi é più traccia.
Eppure poco oltre il confine scorre la Drava che contiene TUTTE le specie incriminate incluso il glanis, aspio eppure     i sono milioni di alborelle, pighi, savette. Non sará che gli austriaci hanno salvato gli habitat senza intervenire sugli stock?

Da noi.è stato detto ""....certo é arrivato il siluro...".  quindi la totale distruzione degli habitat é colpa del pesciolone bavoso..

.quindi la totale distruzione dei letti di frega (ghiaia) causati dagli sbarramenti idrici é colpa del glanis....

......quindi l'immissione dei carassi, gardon, breme ( potenti mangia uova) é colpa del siluro?

Ironizzo, ma, ci sarebbe da urlare dallo sdegno.

.....allora le reti a migliaia messe dai bracconieri non esistono...e i lipoveni ce li stiamo inventando noi...?

Dopo aver iniziato la lotta al siluro a colpi di fucilate, reti e quant'altro pensavamo di aver visto di tutto ma ci sbagliavamo, eravamo solo all'inizio.
Le voci già giravano da tempo e si erano lette dichiarazioni deliranti di eradicazioni colossali, di reti finalmente in grado di ridare nobiltá e rimettere le cose in ordine, di massacri annunciati e poi realizzati tra applausi e inni alla gioia.
Delirio totale, non ci sono altre spiegazioni. Qui, un drappello di persone investite di non si capisce quale titolo decide contro ogni buon senso e fa incazzare migliaia di persone.
Non basta che i nostri fiumi siano invasi da bracconieri, reti, gente senza licenza, scarichi illegali ora ci si mettono anche questi e nel nome dell'Europa e di qualche strampalata ricerca su cui poggiare il delirio, decidono che la carpa é alloctona ovvero, non é cittadina italiana.
Pertanto, Signori della corte, anziché rimetterla in acqua dopo averla poggiata su un materassino da 200 euro e disinfettata a dovere, va presa a martellate perché impura.
Poi, dove la smaltisce ce lo diranno quelli della Consulta; direi a casa loro se volessi fare l'ironico ma non c'é da scherzare.

Addio carpfishing, la sua etica, le sue regole, il suo rispettare la preda.

Addio alla montagna di parole che io e altri abbiamo scritto in questi 20 anni in cui, della carpa abbiamo tessuto le lodi come avversario generoso, nobile, degno di ogni rispetto.

Addio a quella ideologia che in questi venti anni ha unito sotto un unico credo, decine di migliaia di nuovi appassionati che hanno tenuto in vita la pesca in acque dolci portando entusiasmo, fanatismo, energie fresche, posti di lavoro, nuove aziende, indotto, fiere ricchissime, investitori stranieri.

Ma questa gente é mai stata a vedere il Carp Italy o il più recente Carp & Specialist e verificare che massa di persone sono state colpite da queste scelte deliranti?

Addio a mezza pesca ricreativa italiana che in ER ha radici nobili e profonde ma che evidentemente, a questo manipolo di persone , non interessa affatto.
Anche perché ci finiscono in mezzo anche i black e i lucci "verdoni" per cui lo spinning italiano salta per aria e la Fiera di Vicenza, con buona pace dell'amico Eddy Peruzzo, può anche chiudere anziché crescere.
Quando si sente dire " ...diciamolo, queste carpe hanno rotto, mangiano di tutto e impedisco ad altri pesci di crescere per cui ben venga l'alloctonia, .," non viene voglia di tirargli le orecchie?
Eppure questo progetto ha radici lontane, carte, commenti, mezze parole che quasi auspicavano il cataclisma. C'é chi aveva applaudito al demenziale accordo con il consolato rumeno, foriero di prelievo illimitato, c'é chi aveva chiaramente detto le carpe davano fastidio ad altre tecniche.
Follia pura a mio parere, quella di pensare di svuotare fiumi e canali per poi riprogettare immissioni  di cui nessuno può garantire il successo.
Parliamo delle immissioni di storioni tanto strombazzate qualche anno fa?
Soldi buttati mi pare di ricordare.
E mi fermo qui perché poi mi arriva la lettera dell'ittiolgo e mi sgrida anche se poi ammette di non condividere molte scelte dei suoi colleghi...
Ma a chi e cosa serve tutto questo? Accesso a fondi europei ad esempio? Perché se da un lato si procede allo svuotamento, dall'altra bisogna re-immettere e questo , non é a titolo gratuito.

Ma, queste sono solo illazioni sia chiaro....

In questi giorni abbiamo ricevuto una decina di riferimenti in cui la carpa é nelle nostre acque da circa 2000 anni, é presente in testimonianze dell'epoca romana e ne é descritto la modalitá di arrivo in Italia in modo dettagliato.
Perché questa documentazione é stata ignorata e si é dato credito ad altro?
La carpa è "autoctona" e su questo la Consulta deve fare un passo indietro punto e basta ma, non si deve fermare qui, perché tutto il regolamento contiene macroscopici errori mantenendo in piedi usi e costumi che non hanno più senso.
Non sta a noi indicare la via da seguire perché sarebbe un salto verso il terzo millennio che scontenterebbe alcuni ma certamente, porterebbe la pesca ricreativa in ambiti più consoni ad un Paese occidentale che guarda il futuro piuttosto che ad un passato mediocre.
Abbiamo scampato un pericolo che diventava un precedente pericoloso ma il regolamento é ancora li pronto per diventare operativo anziché esser gettato via e riscritto in toto per cui, non si canta vittoria ma si respira ancora per qualche mese.
In questo lasso di tempo forse é il caso che ci si rimetta le mani sopra e noi staremo ad aspettare che questo accada.
Poi si rimettono al loro posto  tante cose e si da al milione e mezzo di pescatori appassionati quella dignitá che al momento non é concessa..come avviene in gran parte di quei Paesi Europei da cui prendiamo ordini ma che le loro acque le sanno gestire...

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Commenti

Icona utente alessandro pani il 13/06/15
Anche il fagiano è in Italia da 2000 anni e nessuno spero penserà che debba essere eradicato.Secondo la Direttiva Ue L'Ispra dovrà compilare entro l'autunno la lista delle specie da eradicare ed è li che bisognerà agire con zoologi,ittiologi e tecnici del settore

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